Nel gennaio 2020, alla vigilia di quello che poi sarà conosciuto come il dramma del decennio dovuto alla pandemia, pubblicammo un articolo dal Titolo “IC ORMEA: UNA SCUOLA CON UN CUORE SPORTIVO”. L’articolo era incentrato su un lavoro di ricerca effettato dal Dipartimento di Ed. Fisica della secondaria di primo grado relativo alla attività fisica e sportiva praticata dai nostri alunni. Si evidenziava in tal modo la grande attitudine dei nostri ragazzi alla pratica sportiva con una percentuale che si aggirava intorno al 90%.
Sappiamo tutti di come la pandemia e i periodi di lockdown da essa derivati, abbiano precluso in maniera sostanziale la frequenza delle palestre e dei centri sportivi tanto che, tra l’autunno del 2020 e l’estate del 2021 all’indomani della ripresa dei contatti sociali e quindi anche delle attività sportive e ricreative, ben il 55% dei ragazzi non aveva ancora ricominciato “a fare sport”.
Il calo era in parte dovuto alla paura di rimettersi in gioco e stare a contatto con gli altri ed in parte alle rigide e per l’epoca giustificatissime regole anti-covid dettate dai protocolli sanitari.
Questo ha lasciato degli strascichi drammatici nella preparazione psico-fisica dei nostri giovani tant’è che dai test effettuati nella nostra scuola negli anni scolastici 2020-21 e 2021-22, le prestazioni fisiche sono regredite di circa un 18% nei confronti dell’anno 2019-20 che ricordiamo si fermò con la frequenza in presenza ad inizio Marzo.
Quest’anno abbiamo chiesto di nuovo agli alunni quale sia la loro attività sportiva, quante volte a settimana si allenano e la qualità della loro partecipazione alle eventuali gare agonistiche.
Ebbene, anche se sono lontani i tempi di quel bellissimo 90%, i nostri alunni praticano uno sport per il 75% dei casi, dato molto significativo in confronto ai tempi di pandemia.
La ripresa c’è stata e pure molto evidente anche se quei 200 ragazzi senza sport fanno un po’ stringere il cuore perché sappiamo bene come l’attività fisica consenta di contrastare efficacemente l’obesità, il diabete e tanti problemi motori e scheletrici, diventate oramai le malattie del terzo millennio con tutto quello che comportano sia per i singoli che per la collettività.
Tutti questi argomenti fanno parte integrante del contributo che i docenti di Ed. Fisica danno alla nuova materia di Educazione Civica, offrendo agli alunni la possibilità di conoscere sistemi di vita adeguati a partire da una sana alimentazione, passando per il benessere dettato dall’attività fisica, arrivando a capire la pericolosità di certi stili di vita non salutari (fumo, alcol, doping ecc.).
In totale gli sport praticati sono ben 24 con i più gettonati Calcio tra i maschi e Danza in tutti i suoi generi tra le femmine ma quello che salta agli occhi è il fatto che laddove ci siano impianti vicini alla nostra zona, vengano praticati anche sport con minore visibilità come Ginnastica Artistica e Ritmica, Nuoto Sincronizzato, Pallanuoto e Pattinaggio Artistico.
Molto frequentati anche gli sport di squadra (Basket e Pallavolo), quelli relativi alle arti marziali come il Karate, la Boxe, e la Kick Boxing e quelli all’aria aperta come Equitazione, Tennis e Surf.
Molti i ragazzi che praticano sport ad alto livello con un’ elevata frequenza settimanale ma, ad un riscontro incrociato, essi non presentano assolutamente problemi scolastici segno che il connubio sport-studio è sempre fattibile laddove ci siano impegno e sacrificio.
In sintesi noi docenti di Ed. Fisica siamo ottimisti sul pieno recupero delle percentuali di tre anni fa che tanto ci rendevano orgogliosi del nostro lavoro.